DWH Federato e Ontologie: il nostro approccio per favorire l’integrazione dei dati.

di Emanuela Catoni

Per fornire alle Regioni e ad ACI uno strumento di business intelligence evoluto che possa supportare le scelte strategiche sul tema della fiscalità dell’auto, ACI Informatica ha avviato un progetto finalizzato alla realizzazione di Data Mart in materia di tasse automobilistiche con future implementazioni derivate dai concetti rappresentati nell'ontologia.

Nel corso dello sviluppo è stata garantita l'integrazione dei singoli Data Mart tematici nel concetto più ampio di Datawarehouse Federato. 

Sono state individuate le informazioni ritenute di interesse strategico per il business aziendale da condividere tra i diversi progetti di Data Mart e sono stati messi a fattor comune i processi di estrazione e caricamento dei dati dai sistemi transazionali. La condivisione di tali informazioni (dimensioni federate) permette la navigazione e il confronto dei dati tra i singoli Data Mart per realizzare reportistica in maniera trasversale.

Ad oggi questo è avvenuto per i seguenti Data Mart: Situazioni Finanziaria delle Delegazioni, Esenzioni, Posizioni Tributarie.

In collaborazione con l’Università La Sapienza e l’Università di Trento si sta inoltre realizzando un sistema integrato per la gestione delle informazioni del mondo automobilistico e della fiscalità dell’auto. 

L’approccio seguito è basato sul paradigma Ontology-Based Data Management (OBDM), la cui idea chiave è quella di concentrare tutta l’attenzione sulla semantica, vale a dire sul significato condiviso del dominio dei dati e delle applicazioni.

Quali i vantaggi offerti da un approccio all’integrazione dei dati basato sul paradigma OBDM?

Ecco alcune risposte:

  • l’ontologia fornisce un modello di riferimento condiviso nell’ambito dell’organizzazione. Infatti è sviluppata in collaborazione con gli esperti del dominio che forniscono le specifiche e validano la modellazione, quindi consente di rendere persistente la conoscenza delle informazioni, spesso nascoste all’interno del software e conosciute soltanto dal progettista/sviluppatore;
  • i servizi di ragionamento sull’ontologia consentono di validare la rappresentazione e di rendere esplicite proprietà inferite dell’ontologia, oltre a quelle esplicitamente specificate;
  • la possibilità di accedere ai dati in modo integrato libera gli utenti dal problema di dover reperire le informazioni da diversi sistemi e di doverle fondere manualmente.