8 marzo, l'auto è rosa.

di Valerio Antonini & Carlo Cimini

Nel giorno che celebra le donne, ripercorriamo l’influsso dell'universo femminile sulle auto: dalla pioniera tedesca Bertha Benz, ai record e ai trofei conquistati in pista, fino alle invenzioni tecnologiche e alle regine del business di oggi del mondo dei motori.

Nella storia

A dispetto del luogo comune che vede le donne in difficoltà alla guida, l’universo femminile ha contribuito in maniera rilevante alla storia dell’automobile. Nel 1888 Bertha Benz, moglie dell’ingegnere tedesco Karl, effettuò il primo viaggio a bordo di una vettura a motore. Dieci anni dopo Anne D'Uzès, femminista francese, fu la prima a prendere la patente e a commettere un'infrazione per eccesso di velocità. A New York, nell'inverno del 1903, Mary Anderson notò un conducente di un mezzo pubblico sporgersi per togliere la neve dal parabrezza che gli impediva la visuale: questo le ispirò l'invenzione dei tergicristalli. Nel 1950 le cosiddette "Damsels of Design" furono tra le prime donne designer alla General Motors. Nel 1981 Anna Stevens venne nominata direttrice dello sviluppo Ford, carica che ha ricoperto fino al 2005. La modenese Antonia Terzi si è affermata come una delle esperte di maggior rilievo a livello mondiale di aerodinamica, lavorando per la Ferrari e la Williams nel 2001. Altre donne, come Martina Starke (15 anni in Bmw) e Agneta Dahlgren (responsabile design Renault) hanno contribuito a modellare l'estetica delle auto moderne.

Veloci e femminili

Le donne da sempre amano la velocità su pista tanto quanto gli uomini e spesso adottano una guida sportiva. Il primo record di velocità al femminile lo stabilì, nel luglio 1905, la giornalista Dorothy Levitt con una Napier a 6 cilindri, superando i 146 km/h. Nel 1906 la londinese Levitt concepì l'idea di portare con sé uno specchietto, usato come retrovisore per una guida più sicura. 52 anni più tardi, Maria Teresa de Filippis diventò la prima donna al via di un Gran Premio di Formula 1, a Montecarlo, a bordo di una Maserati. Maria Grazia "Lella" Lombardi, fu l'unica a raggiungere la zona punti del massimo campionato piloti nel 1975 e ad oggi è la donna con più gare ufficiali. Nel 1981, la francese Michèle Mouton, in coppia con la navigatrice italiana Fabrizia Pons, divenne la prima donna ad aggiudicarsi una tappa del Campionato Mondiale Rally a Sanremo. La tedesca Jutta Kleinschmidt è stata l'unica capace di vincere un Rally Dakar, 16 anni fa.

Donne al top

Oggi sempre più donne occupano posti di comando nel mondo del business legato alle auto. Viene subito in mente Mary Barra, ceo di General Motors e uno dei personaggi più influenti del settore. Alle sue spalle altre 4 donne governano il futuro di Gm, soprattutto per quanto riguarda gli studi sulle auto robot. L'innovazione sembra essere il campo preferito delle top manager di oggi: Wang Fengying è a capo di Great Wall Motors, colosso cinese in grande espansione. Sempre dal lontano oriente arriva YooJung Ahn, project designer dell'auto robot di Google. Italianissima è, invece, Barbara Covili, General Manager di Mytaxi per il nostro Paese, mentre la start-up sulla guida autonoma Drive.Ai vede Carol Reilly fra i suoi fondatori, nonché attuale presidente.