Il bello comincia a 40 anni

Si porta sempre qualcosa a una festa. ACI Informatica festeggia 40 anni di vita portando memoria, conoscenza e futuro.
  

il CED della sede di via del Serafico


Se è il 1977 l’anno di nascita dell’attuale azienda, la sua storia comincia molto prima: nel 1927 con la firma del Regio decreto per l’istituzione del Pubblico Registro Automobilistico, era il 29 luglio.
Era sempre luglio, in un’altra afosa estate romana, quella del 1962, quando Vincenzo Stanco, un giovane che poi diventerà dirigente, viene messo per la prima volta davanti alla console di comando dell’Elea 9003.

Elea era un gigantesco elaboratore in un mondo fatto fin lì di carta, un “cervello elettronico dal quale si lanciavano i programmi richiamandoli da un nastro che li conteneva tutti contraddistinti da un nome. Io già l’amavo”, annota anni dopo Stanco, ricordando – semmai ce ne fosse bisogno - che una azienda è innanzitutto una storia di donne e di uomini. Se poi è una storia di eccellenza, come quella di ACI Informatica, è anche fatta di persone eccellenti e appassionate del proprio lavoro.

Dall’Elea 9003 si è passati ad avere una Control Room che garantisce il corretto funzionamento h24 di tutti i servizi erogati, delle infrastrutture e dei sistemi e la funzionalità di circa 6.000 punti di servizio collegati, con oltre 15.000 postazioni di lavoro connesse a una Server Farm che si estende per circa 1.500 metri quadrati su 4 sale Data Center.

ACI Informatica è diventata in 40 anni un’azienda di Big Data, concetto oggi tanto di moda, il cui vero valore non sta soltanto nella quantità dei dati posseduti ma nella conoscenza del loro significato e per come vengono utilizzati. ACI Informatica gestisce il Pubblico Registro Automobilistico, che oggi significa avere informazioni su oltre 124 milioni di veicoli registrati, erogare ogni anno più di 10 milioni di visure da circa 15 mila utenti professionali ed evadere fino a oltre 15 milioni di pratiche.

L’azienda è diventata, di fatto, un immenso “cervello elettronico” al servizio del Paese attraversando due secoli, giusto 90 anni dopo l’istituzione del PRA in un Paese in cui nel 1930 erano registrati appena 10.000 veicoli.

Per affrontare le sfide del futuro, ACI Informatica utilizzerà non solo una infrastruttura di eccellenza, ma il know how necessario a disegnare processi digitali per rinnovare quelli della Pubblica Amministrazione a servizio del Paese.

Due anni fa è stato creato il Certificato di Proprietà Digitale che dal 5 ottobre 2015 sostituisce il tradizionale certificato cartaceo. Il documento non viene più prodotto e consegnato ai nuovi acquirenti di veicoli, ma è tracciato in via digitale nel PRA: una dimostrazione evidente che ACI Informatica è pronta a gestire qualsiasi processo in una logica “digital first”, semplicemente estendendo le sue esperienze. 

ACI Informatica si candida a diventare il polo di gestione unica di tutti i temi collegati alla gestione amministrativa dell'auto, potenziando ed estendendo il sistema Easycar – un bouquet di servizi digitali a favore dell’automobilista premiato all’evento Cio+Italia Award 2017 organizzato da Cionet Italia - sui temi della tassa auto. 

L’azienda già lavora su tutto il territorio gestendo, su incarico di ACI e a favore delle Regioni convenzionate, l’intero ciclo di vita della tassa automobilistica, dalla riscossione fino all’iscrizione a ruolo. Un lavoro delicato, che implica elevati livelli di sicurezza e strumenti di lotta all’evasione, a disposizione del Paese. 

oggi: la Control Room di via Fiume delle Perle


ACI Informatica ha storia, cultura e capacità per essere un polo strategico nazionale e diventare il Centro Elaborazione Dati di riferimento per tutte le amministrazioni pubbliche nel suo dominio di competenza. 

Non è da tutti. Come non lo era il lavoro di Vincenzo Stanco alle prese con Elea 9003. Quando si cerca un inizio che piaccia un po’ di più, di cui essere fieri non solo per la strada fatta, ma anche per quella da fare. “Programmavo in linguaggio assoluto, quello di Eta Beta per intenderci, ed era abbastanza tosto. Un esempio: l’Elea non sapeva fare la divisione. Curioso vero?”.