Pneumatici Fuori Uso: da problema a risorsa

Il Ministero dell’Ambiente col decreto n. 82 del 2011 ha emanato il Regolamento per la gestione degli pneumatici fuori uso (PFU) costituendo presso l’Automobile Club d’Italia (ACI) il Comitato per la gestione degli PFU e affidando ad ACI la gestione del Fondo per la riscossione del contributo e l’erogazione dei compensi per lo smaltimento degli pneumatici.

ACI Informatica in questo contesto è stata chiamata nel 2011 alla realizzazione dell’intero sistema informativo per la gestione del processo di riscossione del contributo da parte dei venditori e concessionari e per la gestione del processo di recupero e smaltimento degli pneumatici dei veicoli radiati per demolizione. È stato realizzato anche un portale web dedicato agli PFU che permette l’accesso agli attori coinvolti nel sistema e fornisce informazioni di carattere generale.

Unitamente al sistema informativo descritto, ACI Informatica dal 2012 gestisce l’intero servizio per conto di ACI assicurando tutte le attività di back-office, controllo e monitoraggio dei processi, supporto agli utenti del sistema PFU, gestione contabile del Fondo, riscossione dei contributi e pagamento delle fatture alle aziende che curano lo smaltimento.

Si tratta di un contesto in cui operano oltre 10.000 aziende con ruoli diversi, nel quale ACI Informatica è presente con funzioni specifiche di supporto per poter rispondere alle esigenze dettate dal disciplinare degli PFU. 

Mensilmente, tramite il servizio e il software realizzato, vengono gestite centinaia di transazioni per il ritiro presso gli autodemolitori registrati presso il Pubblico Registro Automobilistico (PRA), il trasporto e lo stoccaggio degli pneumatici in attesa di smaltimento e recupero dei materiali, la fase finale di recupero industriale delle materie prime. Su tutte queste attività, oltre il tracciamento e la registrazione delle varie fasi, viene operato un attento controllo della documentazione fornita a corredo dalle aziende coinvolte per il pagamento delle fatture emesse.

Inoltre ogni soggetto è chiamato ad una vera e propria certificazione per poter far parte del sistema di smaltimento che va dalla registrazione presso il PRA dei demolitori alla sottoscrizione di un contratto specifico per concessionari e venditori, ad una articolata procedura di adesione annuale al servizio di smaltimento per gli Operatori Abilitati tramite l’invio di documentazione firmata digitalmente e verificata nell’ambito del Servizio PFU.

Contestualmente, grazie all’allineamento degli archivi PRA/PFU, viene monitorato e gestito il processo per il pagamento del contributo PFU da parte dei concessionari/venditori all’atto della vendita di un veicolo nuovo e dell’immatricolazione del medesimo presso il PRA. Sono state realizzate apposite interfacce con le grandi case automobilistiche e le reti di vendita di dimensioni significative per la registrazione automatica dei contributi.

Due processi paralleli quindi destinati da una parte ad alimentare il Fondo PFU dall’altra al pagamento di chi materialmente svolge il servizio di smaltimento.

La corretta gestione di un servizio complesso come quello descritto permette ogni anno lo smaltimento e il recupero di migliaia di tonnellate di PFU (oltre 110.000 tonnellate dal 2013 al 2017) e garantisce ai cittadini, tramite il pagamento di un piccolo contributo all’atto dell’acquisto della propria autovettura o veicolo commerciale, lo smaltimento di rifiuti inquinanti che così trovano nuova vita e impiego in molteplici applicazioni.