Apre a Bologna il liceo Steam International, già attivato a Rovereto lo scorso anno: una scuola superiore paritaria di durata quadriennale riconosciuta dal Ministero dell'istruzione come sperimentale.
Lo Steam, acronimo di “Science, technology, engineering, arts and mathematics” prova a rompere gli schemi della scuola superiore italiana. L’istituto formerà designer, tecnici specializzati in robotica, information technology e ingegneria applicata ai più vasti campi della moderna innovazione, come quella in campo automobilistico. Da qui usciranno, verosimilmente, i meccanici, gli sperimentatori e gli esperti che faranno muovere, letteralmente, anche le auto di domani: elettriche, connesse e autonome.
Il progetto è finanziato per il 90% da Confindustria Emilia e per il 10% dall’Istituto Veronesi. Il liceo aprirà il 2 settembre con un’unica sezione di 24 ragazzi, già tutti pre-iscritti. Selezionati anche i sette docenti che si occuperanno delle materie previste: oltre a fisica, chimica e ingegneria robotica anche design, arte, studi sociali, musica, teatro e filosofia.
Il corso è strutturato in bienni: al primo di base seguiranno due anni di approfondimento altamente professionalizzanti, grazie alle 300 ore di alternanza scuola-lavoro con 34 ore settimanali di lezione tra teoria e pratica. Obiettivo del progetto è fornire a ragazze e ragazzi le competenze pratiche necessarie per un inserimento immediato nel mondo del lavoro. Il 50% dei corsi sarà in lingua inglese.
“Un’opportunità di grande creatività, importante per la scuola del domani” ha dichiarato Alberto Vacchi, presidente dello Steam bolognese.
“La produttività di questa regione è nota in tutto il mondo: basti pensare alle grandi Case automobilistiche della Motor Valley. Avvertiamo la pressione della competitività internazionale sulla preparazione dei nostri figli e dei nostri collaboratori” così si è espresso Valter Caiumi, presidente di Confindustria Emilia. Al momento del diploma gli studenti conseguiranno anche la certificazione A-Level di Cambridge per accedere a qualunque università nel mondo.