ACI Informatica, innovazione e attività di procurement

ACI Informatica come guida nel confronto tra competenze ed esperienze pubbliche e private nel mondo degli acquisti. Si è svolto il 14 marzo, presso la sede di ACI Informatica di via Fiume delle Perle a Roma, l’evento “Procurement & Innovation” organizzato insieme a The Procurement, società benefit nata nel 2015 e punto di riferimento, nazionale ed internazionale, per il settore acquisti e approvvigionamenti.

Un incontro che - alla presenza del Presidente di ACI Informatica, Angelo Sticchi Damiani, del Direttore Generale Mauro Minenna e del Direttore Approvvigionamento e Logistica Stefano Carosi - ha visto confrontarsi sul tema dell’innovazione i responsabili acquisti delle più importanti aziende italiane.

Un riconoscimento per il grande lavoro svolto da ACI Informatica, negli ultimi anni volano importante nel processo di trasformazione digitale della pubblica amministrazione attraverso lo Spid, PagoPA e la digitalizzazione del certificato di proprietà di un veicolo. E che oggi continua a supportare il sistema Paese attraverso il ‘Procurement As A Service’ in nome e per conto di PPAA terze: lo scorso luglio 2023, infatti, ACI Informatica SpA è stata riconosciuta per le sue competenze e professionalità da ANAC quale Stazione Appaltante Qualificata e Centrale di Committenza.

Tale status giuridico consente all’azienda di svolgere - attraverso la Direzione Approvvigionamenti e Logistica - le attività negoziali ed acquisitive sopra-soglia comunitaria previste dal d.lgs. 36/2023 non solo in favore delle società del gruppo ACI – come già avveniva in forza di accordi di committenza infragruppo - bensì anche con riguardo ad eventuali Stazione Appaltanti pubbliche esterne al mondo ACI che non siano qualificate ai fini ANAC e che, quindi, non possano svolgere autonomamente le complesse attività tecnico- amministrative previste dal Codice dei Contratti Pubblici.

In merito a questa fase di trasformazione, gli oltre cento professionisti partecipanti ai diversi panel hanno poi dialogato sulle potenzialità, espresse e inespresse, dell’intelligenza artificiale applicata all’intero processo degli acquisti come strumento tecnologico in grado di ridurre i rischi, migliorare la governance, rendere la procedura più efficiente e migliorare la tracciabilità.

Potenzialità ma anche limiti e valutazioni etiche che non riguardano la specifica tecnologia ma l’ecosistema dell’intelligenza artificiale, di coloro che la programmano, di quelli che ne definiscono le proprietà e la sviluppano ma anche dei produttori e di chi, come i protagonisti dell’evento, la utilizzano. L'obiettivo nelle attività di “procurement” è amplificare le capacità del manager ma non di sostituirlo, aspetto che richiede di investire nella formazione e nelle competenze del capitale umano.

Particolare attenzione dai diversi speaker è stata posta alla GenAI ovvero all’intelligenza artificiale generativa in grado di riprodurre immagini, voci e testi che di fatto consentono di dialogare con una tecnologia che fino a poco tempo fa era presente ma nascosta dietro un dispositivo. Un sistema, il giudizio comune dei partecipanti, che ha bisogno di regole per sfruttare al massimo le sue potenzialità.

Una tavola rotonda svolta in due sessioni ha poi fatto il punto sul nuovo Codice Appalti evidenziando le criticità degli attori pubblici e privati e le possibili soluzioni per rendere più semplice l’accesso alle banche dati nazionali dei diversi Enti.